Categorie
Non cercare di splendere come la giada, ma sii semplice come la pietra.
Avete già sentito parlare degli ecomusei? Sono nati per valorizzare le risorse culturali, storiche, ambientali, sociali ed economiche di un territorio, facendole conoscere attraverso l’esperienza diretta. Negli ultimi quarant’anni si sono diffusi in tutto il mondo e qui in Italia il fenomeno è diffuso più che altrove. In Trentino, ad oggi, ce ne sono ben nove ma noi vogliamo parlarvi di uno in particolare: l’Ecomuseo del Vanoi, quello che meglio racconta il sistema di vita che una volta era comune a tutte le montagne. È detto il cuore verde del Trentino ed è situato nella zona più orientale del Lagorai, a ovest di Fiera di Primiero. La valle del Vanoi è ancora integra e non ha perso nulla della sua incontaminata verginità. Passarci un periodo di vacanze significa immergersi nella natura e tornare a scoprire e a gustare cose semplici che ci possono offrire gioia, salute e vitalità.
Un ecomuseo organizzato attorno a sette temi
Una particolarità molto interessante dell’Ecomuseo del Vanoi sono i suoi sette temi: 1) L’acqua – Il torrente Vanoi che per secoli è stato via di trasporto del legname con mulini, segherie, fontane e rogge. 2) Il legno – Fin dal quattordicesimo secolo è stato la ricchezza del Vanoi. 3) La pietra – La vediamo nelle miniere risalenti al XV secolo, nelle calchère per la produzione di calce e nei muretti a secco sui terrazzamenti e lungo sentieri e mulattiere. 4) Il sacro – Chiese, capitelli, affreschi e crocefissi campestri e croci astili: i segni del Sacro sono presenti un po’ ovunque. 5) La guerra – Si possono visitare il cimitero militare, il Museo della Grande Guerra di Caoria, i camminamenti e i trinceramenti in quota. 6) L’erba – I prati a mezza quota per la fienagione sono una risorsa fondamentale e sono un elemento determinante del paesaggio. 7) La mobilità – I diversi modi in cui le persone si sono mosse all’interno della Valle e verso l’esterno.
Le sedi del museo nel territorio
Canal San Bovo è sede della Casa dell’Ecomuseo, ed è qui che vengono presentati gli allestimenti delle altre sedi e le mostre temporanee. A Zortea si trova la Stanza del Sacro, alla quale sono collegati, in ogni frazione della valle, gli itinerari degli affreschi murali. A Ronco si visitano la calchèra e i mulini. A Caoria la Casa del Sentiero etnografico, il Museo della Grande Guerra sul Lagorai, il cimitero militare, la centrale idroelettrica e il sentiero etnografico del Vanoi. A Gòbbera il sito d’interesse è la calchèra. L’Ecomuseo è anche promotore di corsi e iniziative per la valorizzazione di saperi, tecniche e gastronomia tradizionali. Promotore dell’Ecomuseo è il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.
Spazio, tempo, comunità e saperi: le dimensioni di un ecomuseo
Visitando il Vanoi si entra direttamente in contatto con le quattro dimensioni che offre un ecomuseo. Museo dello spazio, esteso all’ambiente, al paesaggio, ai luoghi e alle attività umane, alla cultura materiale e spirituale, agli spazi da riconoscere e vivere quotidianamente. Museo del tempo, che dal passato dell’uomo, lo segue nel presente, aprendosi al futuro, riconoscendo la continuità della storia, le trasformazioni e le evoluzioni possibili. Museo della comunità, uno specchio nel quale la popolazione si guarda per riconoscersi, ritrovando i valori del proprio territorio. Museo dei saperi, ancora presenti nelle attività, nei mestieri e nelle conoscenze conservate dagli abitanti, recuperabili e riproponibili in nuove forme creative ed imprenditoriali.
E allora, pensate che valga la pena mettere in programma una vacanza alla scoperta del Vanoi? Cultura, tradizione, storia, natura… in un territorio veramente speciale. Continuate a seguirci, di belle storie ne abbiamo ancora tante!
———————————–
Foto in copertina: cr. Ecomuseo del Vanoi