Rango: un viaggio nel tempo, nel cuore del Trentino

Arrivare a Rango è come immergersi in un piccolo mondo antico. È considerato infatti uno dei borghi più rappresentativi dell’architettura rurale trentina, e per questo è meta di molti visitatori provenienti da tutta Italia. Si trova nel comune di Bleggio Superiore, in un’area incastonata tra le Giudicarie e le Terme di Comano. La sua bellezza consiste nel fatto che non è luogo semplicemente da visitare: è un paese che si attraversa con calma, lasciandosi guidare dai suoni ovattati, dall’odore della pietra antica e dalle storie che sembrano emergere da ogni portale.

La forma compatta di Rango è la prima cosa che vi colpisce: case addossate le une alle altre, collegate da androni, portici e passaggi coperti, che qui vengono chiamati portech. L’ingresso al borgo avviene attraverso una scalinata in pietra sormontata da una splendida bifora rinascimentale: un dettaglio semplice, ma capace di trasportare immediatamente nella vita contadina di un tempo, fatta di ritmi lenti, scanditi dal lavoro nei campi e dal rintocco delle campane. Un tempo crocevia fondamentale della “via Imperiale”, percorsa da mercanti, pellegrini e pastori con le loro greggi, oggi Rango è il luogo ideale per prendersi una pausa dal ritmo frenetico della quotidianità e riassaporare il piacere delle piccole cose. Non è un caso dunque se dal 2006 il paese faccia parte del circuito nazionale dei Borghi più belli d’Italia. Le sue linee sobrie, la coerenza architettonica, la capacità di conservare il proprio carattere senza trasformarsi in scenografia turistica lo rendono un luogo veramente unico.

A Rango oltre a girovagare per le viuzze, i portici e le corti, sono da visitare la chiesa parrocchiale del XV secolo e il Museo della Scuola. Per quanto piccolo, è un museo molto bello perché conserva quaderni, banchi, calamai e materiali didattici della prima metà del Novecento: un luogo della memoria che racconta il rapporto, mai scontato, tra il Trentino delle valli e l’istruzione. Non va poi trascurato l’aspetto gastronomico. La cucina del Bleggio è semplice, robusta, profondamente legata al territorio. Le noci del Bleggio sono l’orgoglio locale, e vengono utilizzate per pani, torte, biscotti e persino un raro salame aromatizzato. Come in molte zone del Trentino, qui potete gustare canederli, polenta, selvaggina, formaggi e salumi prodotti nelle piccole aziende agricole della valle.

Tra metà novembre e fine dicembre, Rango si illumina. Il borgo ospita infatti uno dei Mercatini di Natale più suggestivi del Trentino, grazie anche alla sua struttura che sembra fatta apposta per accogliere bancarelle e profumi d’inverno. Le cantine, gli androni e i portici si trasformano in piccoli scrigni dove artigiani e produttori espongono oggetti in legno, tessuti, ceramiche, oltre a dolci tipici, salumi e formaggi. È un Natale autentico, dove la tradizione non è spettacolo, ma semplice continuità di vita.

I dintorni di Rango sono ideali per chi ama camminare nella natura. Il Sentiero della Noce è forse il percorso più emblematico: un anello che racconta il rapporto millenario del Bleggio con questo prezioso frutto, oggi Presidio Slow Food. Da Rango partono anche itinerari più impegnativi verso Cima Sèra, il Monte San Martino e il Passo Durone, dove le vallate si aprono rivelando scorci che spaziano fino alle Alpi di Ledro. Altro aspetto interessante da tener presente per chi vuole organizzare una visita a Rango è che si trova vicino ad altre attrazioni: Castel Stenico, il Museo delle Palafitte di Fiavè, il Parco delle Terme di Comano e, poco distante, Balbido – il “paese dipinto” – dove murales e sculture lignee trasformano le strade in un museo a cielo aperto.