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Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima.
Mentre noi abbiamo bisogno di recuperarne la magia, i bambini amano i colori naturalmente. I colori permettono loro di costruire le cose accordando le sfumature che più li rappresentano. Il colore che associano alle cose ci dice molto di loro. Ogni volta che li riportiamo alla razionalità, insegnando qual è il colore giusto e quale quello sbagliato, stiamo dettando regole di giudizio e costruendo per loro un mondo che magari non gli assomiglia, non stiamo rispettando il loro tempo, la loro personalità e la loro costruzione del mondo.
Le tappe evolutive della relazione dei bambini coi colori rispecchiano esattamente la costruzione dell’identità sociale che vanno costruendosi. È tra i 7 e i 10 anni, con la fine dell’infanzia, che i bambini hanno imparato definitivamente ad attribuire ad ogni cosa il colore più appropriato, quello che riflette la luce della realtà esteriore, ma magari non quella intima, sebbene siano perfettamente in grado di discernere il fuori e il dentro di loro.
I bambini sono attratti dal colore. Presumibilmente quando cominciano a vedere il mondo, riconoscono chiazze di colore e poi imparano a definirne i contorni. Romanticamente potremmo dire che sono attratti dall’intensità della luce. Più lasciamo liberi i nostri bambini di guardare le cose come le vedono loro e non come vogliamo fargliele vedere noi, più restiamo in ascolto di ciò da cui sono attratti e più saremo in grado di condividere ed educarli anche al momento del pasto.