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I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi.
Tutti noi che abbiamo il Trentino nel cuore, sappiamo bene che di luoghi speciali ne ha veramente tanti. Ma quando si tratta di indicarne uno che valga addirittura un viaggio… beh, allora le cinque stelle ci vogliono tutte. La meta che vi proponiamo oggi appartiene a questa élite di “meraviglie assolute”. È la Val Venegia. Stiamo parlando di una piccola valle che si trova all’interno del Parco Naturale Paneveggio proprio ai piedi delle Pale di San Martino, tra i rilievi del Cimon della Pala e del Mulaz.
Escursioni alla portata di tutti
La Val Venegia si raggiunge in auto salendo da Bellamonte, scendendo da Passo Rolle o scendendo da Passo Valles (accesso dal versante Veneto). Siamo in un vero e proprio giardino alpino, con oltre 500 diverse specie di piante censite. Per la sua posizione nascosta ma accessibile, per la facilità dei sentieri che la percorrono, per la bellezza dei prati e per la presenza delle due malghe Venegia e Venegiota, questa valle è diventata famosa come luogo adatto ad escursioni di ogni livello. E anche le famiglie che non sono interessate alle camminate possono organizzare un picnic sui magnifici prati che fiancheggiano il torrente Travignolo. Probabilmente una giornata non basta per scoprire tutto quello che c’è da vedere in Val Venegia: ci sono tantissimi angoli stupendi e soprattutto è una valle che invita alla calma e al relax, quindi vi consigliamo di visitarla senza fretta.
L’anello delle malghe: un grande classico
In Val Venegia c’è anche un vero e proprio “classico” dell’escursionismo. È l’anello. Ci vogliono circa 5 ore, ma nell’insieme, a parte la durata, è un percorso abbastanza facile. Si parte da passo Rolle e si prende la sterrata che sale di fronte al passo per raggiungere un crocevia di sentieri. Si procede dritto, proseguendo verso malga Juribello. Il sentiero sterrato scende fino a raggiungere la malga a 1868 m. Da qui si continua a scendere camminando in mezzo ad un bosco di abeti. Raggiunto il parcheggio della Val Venegia si inizia una salita abbastanza leggera, optando per il percorso in mezzo al bosco. Arrivati nei pressi di malga Venegia il panorama si apre sull’anfiteatro delle Pale di San Martino. Si continua a salire leggermente, lasciandosi sulla destra il torrente Travignolo fino a raggiungere malga Venegiotta a 1778 m, circondata da un grande prato. Dalla malga si percorrono diversi tornanti in salita che portano ai 2170 m di Baita Segantini, vera e propria icona delle Dolomiti, meta di fotografi da tutto il mondo. Superata la Baita si scende per larghe forestali e dopo essere passati per Capanna Cervino, si torna a Passo Rolle.
Escursioni più impegnative
Chi ha gambe e fiato può cimentarsi in altri percorsi. Ve ne suggeriamo due: il primo parte dal Passo Rolle, il secondo è invece un itinerario dal sapore decisamente più alpinistico. Vediamo dunque il primo: arrivati a Baita Segantini potete salire fino alla cima del Monte Castelaz percorrendo il trekking del Cristo Pensante, interessante e panoramica camminata che vi porta all’omonima statua. Il secondo prevede invece di lasciare la strada forestale tra Malga Venegiota e Baita Segantini e di raggiungere il Rifugio Mulaz. Qui vi aspetta un bel dislivello e quindi esperienza e allenamento sono un passaporto più che necessario. In ambedue i percorsi i panorami sono mozzafiato.
Una volta scoperta la Val Venegia, non ve la toglierete più dalla mente. E ogni volta che penserete con nostalgia agli incantevoli scenari delle Dolomiti, vi immaginerete sdraiati in un piccolo pianoro verdeggiante sotto le Pale di San Martino, ascoltando il dolce mormorìo del Travignolo e il tintinnare brioso dei campanacci… In Val Venegia.
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Foto in copertina – ph credits:
Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. – Gloria Raminez