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Che cos’è una valle? Per molti è un termine abituale e quotidiano, così scontato da risultare difficile da spiegare. Magari abbiamo delle idee in testa, immagini di prati e torrenti, ma esattamente, cosa indica una valle? In realtà “valle” è un termine proprio della geografia fisica che identifica dei luoghi dalle caratteristiche ben precise. Prima di tutto la sua forma è tendenzialmente concava (non è quindi una “piccola pianura”), frutto della congiunzione tra due fronti opposti, anche spiccatamente ripidi, come i fianchi di due montagne che si guardano. Al centro, nel punto di congiunzione tra i due pendii, come in una gigantesca pista da skateboard, il cosiddetto fondovalle, un pavimento naturale spesso attraversato da un fiume o un torrente. Mentre i fianchi dei monti delimitano la valle a sinistra e a destra, in testa tendono a chiudersi, ad abbracciarsi; infatti se ne disegnassimo il profilo con una matita, ne ricaveremmo più o meno la figura di un sacco.
Nel fondo, cioè nel punto in cui monti e fondovalle si incontrano abbracciandosi, troveremo magari l’abbrivio di un bosco, di una cascata o forse la barba finale di un ghiacciaio. E dall’altro, dall’apertura del sacco, uno sbocco più ampio, magari su una valle più grande o su una pianura.
Ecco, siete riusciti ad immaginare il “concetto” di valle alpina? Bene, ora colorate tutto con una spruzzata di magia nordica, un pizzico di atmosfere tolkieniane, una spolverata di Canada e poi… abbondate di suoni, bramiti di cervi, strida di aquile, fragori di acque e cascate, frasche mosse dal vento. Il tutto, elevato all’esponente più alto della tipica bellezza della natura trentina più selvaggia…
Bene, se siete stati in grado di fare tutto questo nella vostra mente, allora forse starete pensando a qualcosa di simile alla Val di Fumo!
Val di Fumo: la magia ai piedi dell’Adamello
La Val di Fumo si dipana ai piedi del Carè Alto, ambita vetta del gruppo dell’Adamello, alta 3462 mt. Come una lunga arteria, il fiume Chiese l’attraversa per tutta la sua lunghezza (circa 30 km) disegnando qua e là affascinanti cascate, spruzzi di schiuma e pozze suggestive. Prati alpini, mughi, torbiere, abeti monumentali, larici imponenti circondano le acque ruggenti come una corona di verde alpino. Fiori, funghi, pesci, aquile, cavalli, vacche e mille altri animali animano la valle dandole il respiro generoso di un’immensa cornucopia. In mezzo a tutto questo spettacolo, a 1.998 metri di altitudine, un riferimento sicuro per tutti i camminatori: il comodo rifugio Val di Fumo.
Rifugio Val di Fumo
Val di Fumo: come arrivare e come visitarla
Se vi abbiamo conquistato, segnate in agenda questo riferimento: il parcheggio al lago artificiale di Malga Bissina a 1.790 metri di quota. Da qui parte un comodo sentiero che vi porterà prima a Malga Breguzzo e, successivamente, al rifugio. Al ritorno, potrete completare l’anello sull’altra sponda del fiume Chiese. Nonostante il grandioso scenario naturale e le vette del Gruppo dell’Adamello che dall’alto coroneranno il cammino, il dislivello da affrontare è minimo, meno di 200 mt, e il sentiero può essere considerato facile, adatto alle famiglie. Tra andata e ritorno, sono 12 km da fare in circa quattro ore, magari cinque o sei se vi concederete qualche sosta e un bel pic-nic con delle mele La Trentina come integratore naturale!
Tre note finali:
- Per arrivare al parcheggio è necessario raggiungere e superare il Comune di Daone e attraversare l’omonima valle. Come sempre, prima di partire, accertarsi sempre delle condizioni meteo e partire con scarponi, racchette e tutto l’occorrente nello zaino.
- Il parcheggio è a pagamento ed è consigliabile prenotarlo prima tramite questo sito: https://www.pnab.it/poi/bissina-parcheggio/
- E’ possibile inoltrarsi anche oltre il rifugio, fino al fondo della valle, ma la parete di granito che alla fine vi si parerà davanti è meta esclusiva degli alpinisti esperti.
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Ph credits:
Fototeca Trentino Sviluppo Spa
Foto di Pio Geminiani e Marco Simonini