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Per realizzare un sogno, una persona deve superare tante prove.
Nel corso del mese di dicembre, sulla nostra pagina Instagram abbiamo dato vita ad un calendario dell’Avvento un po’ particolare: ventiquattro storie dedicate ai grandi personaggi del Trentino. Da Samantha Cristoforetti a Francesco Moser, da Fortunato Depero a Alcide De Gasperi, giorno dopo giorno abbiamo provato a raccontare la nostra amata regione attraverso i volti e le biografie che ne hanno segnato il destino. Oggi concludiamo questo percorso con una storia aggiuntiva, la n.25, con una licenza poetica che ci porta un po’ oltre le tradizionali ventiquattro caselle dei calendari dell’Avvento.
Del resto, che splendida storia è quella di Augusto Girardelli! E che magnifici panorami quelli che si godono dall’Altissimo! Perché questa storia, questa storia di vita, è la storia di un uomo straordinario e del suo grande sogno, fatalmente unita ad un areale tutto da scoprire che lascerà a bocca aperta grandi e piccini, esperti e neofiti: il Monte Baldo e la sua propaggine chiamata Monte Altissimo di Nago.
Augusto Girardelli e il Monte Baldo
La storia di Augusto è un classico esempio di passione e perseveranza, di impegno, di vocazione. Nato nel 1923 a Besagno, sul versante trentino del Monte Baldo, a questa montagna Girardelli restò fedele tutta la vita: dall’infanzia, trascorsa in una famiglia contadina composta da 11 bocche da sfamare, fino all’età adulta e alla vecchiaia. Si narra che da giovane fosse forte come un toro; camminatore, malgaro, alpino, albergatore, cuoco, campione di sci e imprenditore, ma soprattutto naturalista a modo suo. Quante vite ha vissuto Augusto? Tante, ma sempre coerenti! E in una di queste, in uno di questi scorci di fedeltà indefessa, doveroso citare il fratello Elio, anche lui appassionatissimo del Baldo; proprio a lui, all’amato fratello che morì poco dopo a causa della guerra, Augusto aveva promesso di proteggere la “loro” montagna.
Superati quegli anni difficili, Augusto che nel frattempo si era sposato, divenne imprenditore; prima con il Rifugio San Giacomo, struttura senza allacciamenti che un po’ alla volta riuscì a valorizzare. E successivamente con un hotel, ancora oggi gestito dalla famiglia Girardelli. Da imprenditore visionario, favorì inoltre lo sviluppo delle prime sciovie dando un ulteriore impulso alla crescita del territorio.
Il pino cirmolo: la magnifica ossessione di Augusto Girardelli
La svolta arrivò nel 1969 con una nuova impresa imprenditoriale: ricoprendosi di debiti, acquistò una proprietà sulla costa del Monte Baldo di ben 250 ettari. Ma l’obiettivo di questa avventura non era certo speculativo; il progetto nascondeva in realtà il vero sogno di Girardelli: rimboschire la propaggine del Monte Baldo conosciuta come Monte Altissimo, la zona che frequentava fin da bambino. All’inizio, si dedicò ai larici e agli abeti, dando la precedenza ai terreni magri che non venivano sfruttati per il pascolo. Poi, alla fine degli anni ‘70, una folgorazione: il pino cirmolo, conosciuto anche come cirmolo o come pino cembro, un albero bellissimo che diventò la sua magnifica ossessione. E da lì non si fermò più. Da qualche centinaio di barbatelle, per iniziare, fino ad un intero bosco.
Le stime che quantificano l’impegno dell’estenuante missione di Augusto Giardelli non possono essere precise; perché il numero di cirmoli “figli di Augusto” si aggira sul mezzo milione, sparsi su più di cento ettari. Che impresa straordinaria! Che incredibile storia e che fortuna poterla rivivere oggi con una passeggiata! Augusto Girardelli si è spento nel 2015 alla veneranda età di 92 anni. Il suo lascito è un dono prezioso per tutti gli amanti del Monte Baldo.
I nostri suggerimenti: dal Monte Baldo al Monte Altissimo, tra Malga Campo e Sentiero dei Cirmoli
Augusto Girardelli nel corso degli anni diede vita ad un vero e proprio bosco che oggi è raggiungibile grazie ad un sentiero CAI. Questa passeggiata è un’ottima scusa per scoprire un’incantevole area del Monte Baldo trentino, facilmente accessibile e ricca di opportunità naturalistiche, sportive e, perché no, anche culinarie. Ma se la salita verso la cima dell’Altissimo potrebbe risultare non proprio alla portata di tutti, in zona non mancano le alternative in piano, ideali anche per le famiglie con bambini piccoli.
Per visitare i dintorni – e in particolare il Sentiero dei Cirmoli e il limitrofo Sentiero delle Vipere di Corna Piana – vi segnaliamo i seguenti rifugi, anche se in inverno è consigliabile verificare prima le aperture stagionali:
Albergo Rifugio Graziani
Rifugio Altissimo Damiano Chiesa
Malga Campo
Se deciderete di organizzare una bella vacanza sulla neve, le località di San Valentino, di San Giacomo e Brentonico offrono varie soluzioni alberghiere e la possibilità di accedere ad un attrezzato comprensorio sciistico: https://www.brentonicoski.com/
Se infine avrete voglia di scoprire qualcosa di più sul Monte Baldo, restate sintonizzati sul nostro blog e cliccate qui: Monte Baldo: sulle creste della meraviglia