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Un po' di storia
Cosa c’è di più trentino dello strudel? Eppure, le origini di questa prelibatezza non sono proprio trentine, bensì mesopotamiche e di tanti secoli fa. Gli Assiri utilizzavano già un dolce di sottili strati di sfoglia farcito con miele e noci. Anche i Greci avevano qualcosa di simile. Ma i veri antenati del nostro strudel sono ritenuti essere i baclava, piccoli dolci turchi arrotolati e imbevuti di miele e frutta secca. Fu il sultano turco Solimano I che intorno al 1500 estese la ricetta nei regni da lui conquistati, tra cui l’odierna Ungheria. Gli ungheresi, che successivamente entrarono a far parte dell’Impero austroungarico, battezzarono il dolce strudel, che significa vortice, e inserirono tra gli ingredienti un frutto del loro territorio, e cioè le mele. Dall’Austria al Trentino il passo è stato poi breve… per arrivare ad oggi con una nostra particolare versione: lo strudel imperiale!
Il nostro strudel
La cosa più interessante dello strudel è che praticamente ogni comunità ha la propria ricetta. E così anche noi de La Trentina vi proponiamo la nostra, che abbiamo chiamato “Strudel Imperiale”. La sua principale caratteristica è che contiene più varietà di mele e che al posto dell’uvetta mettiamo le nostre susine di Dro secche. Un’ultima indicazione: usate la vera pasta da strudel, che la tradizione vuole talmente sottile da poter leggere in trasparenza una lettera d’amore. Quindi, bando ai rotoli pronti di varia natura e via con la manualità.
Ingredienti
Per la pasta:
– 250 g di farina 0
– 1 uovo
– 100 ml di acqua tiepida
– 20 ml di olio Evo
– 2 g di sale
Per il ripieno:
– 2 mele Golden Delicius
– 2 mele Granny Smith
– 2 mele Red Delicious
– 100 g di pane grattugiato
– 170 g di susine di Dro secche, ammorbidite nel rum per 4 ore
– 150 g di zucchero muscovado
– 60 g di burro
– 50 g di noci
– 10 g di cannella sbriciolata
– 10 g di succo di limone
– Scorza grattugiata d’arancia
Prepariamo la pasta
Mescolate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo che si stacchi bene dalle mani. Formate una palla e lasciatela riposare per 25 minuti dopo averla unta con l’olio. Trascorso questo tempo, immergetela sempre in olio per altri 10 minuti.
Prepariamo il ripieno
In una padella, indorate il pane grattugiato nel burro fuso. Sbucciate le mele, affettatele non troppo fini e spruzzatele con il succo di limone. Aggiunte la buccia d’arancia grattugiata, le noci a pezzetti, lo zucchero miscelato con la cannella, le susine sgocciolate dal rum e il pane grattugiato indorato nel burro. Lasciate riposare fintanto che stendete la pasta.
Stendiamo la pasta
Posate la pasta su un telo ben infarinato. Appiattitela con le dita ai bordi e stendetela con il mattarello partendo dal centro verso l’esterno, fino ad ottenere un disco grande come una pizza. Sollevate la pasta con il dorso delle mani ben infarinate e allargate la pasta dal centro verso i bordi, sempre con il dorso delle mani, stendendo così ulteriormente il disco che deve diventare sempre più largo e sempre più sottile. Lavorate con delicatezza per non strappare l’impasto. Quando la pasta è tanto sottile da essere quasi trasparente, adagiatela sul telo e scuotetela leggermente sollevando uno dei bordi come fosse un lenzuolo.
Componiamo lo strudel
Disponete il ripieno lungo il bordo più corto, ammucchiandolo con le mani. Sollevate il lembo di pasta accanto al ripieno, e ricopritelo. Sollevate ora il telo e, procedendo lentamente, fate ruotare la pasta come un tappeto attorno al ripieno. Sigillate il rotolo facendo aderire il lembo finale con il burro. Sempre con l’aiuto del telo, riponete il rotolo in una teglia rivestita di carta da forno. Spennellate con del burro fuso e infornate per 30 minuti a 180° C. Dopo aver sfornato, lasciate stemperare lo strudel per un po’ e poi cospargetelo di zucchero a velo.
E ora godetevi questo dolce da imperatori! Per altre ricette esclusive direttamente dalla tradizione rurale trentina, continuate a seguirci su myTrentina.it