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Dov’è la cultura rurale trentina, quella più sincera, figlia della terra e della montagna? È in mille posti! A volte ci sembra di vederla, dolorosa e affaticata, fieramente abbarbicata tra le rughe dei nostri vecchi al lavoro, magari quando le loro teste canute sbucano fuori, tra una frasca e l’altra, completamente sordi ai richiami di noi giovani. In fondo “nonno, ci penso io qui, vai pure a casa” è solo una dolce frase che rimane sempre inascoltata, pronta a perdersi nel vento. E lo sappiamo che tra qualche decennio, anche noi giovani agricoltori faremo uguale!
A volte, la cultura rurale trentina si svela nel nostro infinito patrimonio boscato. In particolare quando – alzando la testa – ammiriamo le chiome coniche dei cirmoli proiettarci verso un cielo sacrale di nuvole e venti freddi.
La cultura rurale trentina, a volte, la sentiamo pungere tra le mani, quando ci chiniamo per spostare una pietra delle Dolomiti a bordo campo. Lo scheletro del terreno dolomitico – sì, si dice proprio così in agricoltura – è lo stesso che corazza la nostra spina dorsale ed è per questo che siamo fortemente resistenti alla fatica.
E poi ancora, la cultura rurale trentina a volte risuona vigorosa nella parola, nel parlato. Lo fa con una straordinaria dignità nell’antica lingua dei cimbri (ne abbiamo parlato qui); lo fa nel ladino, la lingua dolomitica che segna la nostra storia; e lo fa nel dialetto che in un certo senso è un incrocio, un punto alto della cultura in cui tutte le direttive si incontrano e chiedono contemporaneamente la precedenza per passare. I proverbi trentini che troverete in questo post, rappresentano tutto questo.
24 proverbi trentini direttamente dalla nostra cultura rurale
Su questo blog cerchiamo di raccontarvi intensamente cosa caratterizza la nostra agricoltura, il nostro territorio, la nostra cultura. Recentemente, su Instagram, abbiamo preparato un calendario dell’Avvento particolarissimo. Giorno dopo giorno, dal primo dicembre al ventiquattro, abbiamo pubblicato dei regalini sotto forma di proverbi trentini. È stato un bel viaggio linguistico che vale la pena ripercorrere. Rileggiamoli assieme, siamo sicuri che vi strapperemo qualche sorriso!
I proverbi sulla montagna, la neve e il freddo:
- Ama l’ert ma teite al pian / Ama le cime di montagna ma tieniti a bassa quota
- Gran never, gran granèr / Tanta neve, tanto grano
- El pever e ‘l fret i beca / Il pepe e il freddo si fanno sentire
- Santa Luzia la ven con la scufia / Santa Lucia porta la neve
I proverbi con un pizzico di ironia:
- Dodese galine e ‘n gal i magna tant che ‘n caval / Dodici galline e un gallo mangiano come un cavallo
- L’è sempre meio star coi pei sotto la taola / È sempre meglio stare con i piedi sotto la tavola (essere invitati)
- Quel che va zo per la pel fa luser el buel / Il buon cibo fa stare in piedi
I proverbi sulla salute e l’alimentazione:
- Pei caldi, testa freda, pancia ligera / Piedi al caldo, testa scoperta e mangiare con moderazione
- La sanità no gh’è bezzi che la paga / La salute non ha prezzo
- Libertà e sanità l’è do robe de oro e no se’l sa / La libertà e la salute sono due cose preziose che non vengono apprezzate abbastanza
- El bon vin l’è tut sangue / Un buon vino è tutto sangue
- Benedeta la sanità, se è siori e no ‘l sa / Benedetta la salute: si è ricchi senza rendersene conto
- Barba canua no vol roba crua / Chi ha la barba bianca non vuole cibo crudo
I proverbi sulla vita e la saggezza:
- Sull’amor no deve crescer le terlaine / Sull’amore non devono crescere le ragnatele
- Dal bel te ghe roseghi zo poc / La sola bellezza conta poco
- Aqua che core no l’ei mai sporca / L’acqua che scorre non è mai sporca
- En do gh’è ‘na cuna ariva la fortuna / Dove c’è una culla arriva la fortuna
- La neu ‘l lou no i la à mai magnada/ Il lupo non ha mai mangiato la neve
- Mapòn, mapòn, ogni roba ha la stagiòn / Ogni cosa a suo tempo
- Se ciapa anca le bolp vece / Prima o poi si prendono anche le volpi più scaltre
- Chi che vol el foc deve ‘ngiotir anca ‘l fum / Chi vuole riscaldarsi al fuoco deve sopportare anche il fumo
E i proverbi con un po’ di religione:
- El Soredio el lassa far ma no strafar / Dio permette di peccare, ma non di esagerare
- No croda foia che Dio no voia / Non cade foglia che Dio non voglia
I 24 proverbi del nostro Calendario dell’Avvento sono stati tratti dal libro “Abbecedario dei PROVERBI TRENTINI – La saggezza degli antichi detti trentini della tradizione contadina dalla A alla Z” di Umberto Raffaelli, editoriale Programma, maggio 2020. Un testo eccezionale che consigliamo caldamente!
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