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Così ogni cosa ha la sua parte e di respiro e di odori.
Un tempo le malattie si curavano al mare. Fino al 1800 i medici non avevano molte alternative per provare a curare malattie quali la depressione o la tubercolosi, se non proponendo ai loro pazienti di cambiare aria, fare un soggiorno al mare, rilassarsi e provare a dare uno scossone al loro stato di salute e alla monotonia della loro vita.
Perché? Perché il mare ha lo iodio. Iodio che cura.
…iodio?
Lo iodio è un elemento presente nell’ambiente, nelle rocce e nel suolo, che viene trasportato grazie all’erosione della pioggia nel mare e negli oceani. Quando arriva nel mare, grazie all’evaporazione ritorna sulla superficie terrestre. Ma in una quantità che non è sufficiente a portare benefici all’uomo attraverso la respirazione. Lo iodio si accumula nelle alghe, nei pesci, nei crostacei. Quello tornato sulla superficie terrestre viene assorbito attraverso le piante.
Il nostro corpo ne possiede in piccole quantità (≥ 20 mg) ed è concentrato nella tiroide che, infatti, produce due ormoni che lo contengono e che è responsabile, tra le altre cose, del metabolismo e dello sviluppo del cervello.
Se la tiroide non riceve la giusta quantità di iodio, si ingrandisce e crea danni al sistema nervoso centrale e periferico.
Da dove assumiamo lo iodio? Da pesci, crostacei ma anche da uova, latte, carne e, in minor quantità, da frutta e verdura, oppure da sale arricchito da iodio.
Ma lo iodio fa bene a tutti?
Dipende. Chi ha problemi di tiroide può soffrire di tachicardia, attacchi di panico e ansia.
Il mito del mare
Ciò che ci fa stare meglio è tutto ciò che la vita al mare comporta. Aria aperta, vista sconfinata, cibo di mare e poi… il profumo che ci riporta a ricordi di libertà.
Detto fatto. I benefici del mare possono passare attraverso il ricordo di un profumo e il profumo, sappiamo bene, attiva memorie che hanno effetti sul nostro cervello.
Se la memoria del nostro corpo associa al profumo del mare benefici che riescono a farci stare meglio, perché non attivare l’organo più direttamente collegato al cervello che abbiamo, quello dell’olfatto?
Un bagno di benessere
Sono molte le case di cosmetica che hanno capito che il profumo dello iodio e del mare riesce a riportarci in uno stato vero e reale di benessere.
È questione di memorie, di cultura, non di natura. E allora noi vogliamo fare un salto pindarico e proporti un paradigma diverso.
La montagna è arrivata tardi. Per secoli, l’ardua asperità delle cime ha fatto sì che il paesaggio alpino non fosse nemmeno tracciato nelle mappe. Poi l’Ottocento ha scoperto le vette, le camminate, un modo diverso di respirare relax, salubrità e natura.
Noi amiamo lo iodio e il profumo del mare, sebbene non ci appartenga. Ma conosciamo i colori del verde dei boschi, il blu dei ghiacciai sciolti, il sapore di un pesce di fiume e anche di quello di mare assaporato tra le montagne più belle del mondo. Ti invitiamo a sognare con noi, ciò che a breve potrai tornare a rivivere dentro spazi che tutto il mondo ci invidia e che è italiano.
Intanto riempi la tua casa dei profumi che aprono i confini, fanno crollare le mura e ti riportano nello spazio aperto della tua mente, ciò che nessuno potrà mai rubarti: il sogno, il desiderio, la speranza.
Raccontacelo
Dipende dalle tue memorie e dai tuoi ricordi. Ma se ne avessi anche solo uno legato a una passeggiata nel verde, alla conquista di un rifugio, di un lago o di una vetta, quale profumo riaffiorerebbe nella tua memoria?
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Ti aspettiamo!