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Siediti al sole. Abdica e sii re di te stesso.
Mezzano è un antico borgo della Valle di Primiero, situato a pochi chilometri da San Martino di Castrozza, a 640 m di altitudine. È un paese davvero unico. Passeggiando tra le sue stradine strette, chiamate in dialetto canisèle, e attraversando le sue splendide piazzette, potrete ammirare vecchi edifici in pietra e in legno, decorati da finti bugnati, fregi e affreschi che raccontano la storia culturale, religiosa ed economica del paese.
Arte contemporanea a cielo aperto
Sui poggioli e sotto le scale scoprirete poi un’altra caratteristica che rende unico Mezzano: le tradizionali cataste di legna trasformate in opere di arte contemporanea a cielo aperto. Potreste imbattervi in un volto in lacrime oppure in una grande pannocchia o anche in fiori giganteschi… Ci sono sia opere realizzate da artigiani locali che da artisti affermati, come la fisarmonica di Max Gaudenzi, la clessidra di Giuliano Rattin, il bosco di Albino Rossi e la grande parete di Marco Baj, che ricorda l’alluvione che colpì il paese nel 1966. In estate anche la musica pervade il borgo, con i concerti della Mezzano Romantica, che ospita artisti da tutto il mondo, come la Music Academy International di New York. Sempre passeggiando per Mezzano, tra rigogliose fontane e vecchi fienili, potrete scovare uno degli antichi cunicoli sotterranei – detti stoli – che permettevano di convogliare in paese l’acqua proveniente dalla sorgente posta a monte. Vi suggeriamo di fare tappa allo stolo denominato Tabià del Rico, trasformato in piccolo museo di cultura materiale che racconta com’era la vita in paese.
La tradizione della sedia rossa
Tra le cose speciali che si possono vedere a Mezzano, c’è anche… la sedia. In alcuni punti del borgo si può trovare infatti una sedia rossa con una campanella appoggiata sopra. Suonate la campanella e in pochi minuti arriverà un abitante di Mezzano che vi racconterà qualche aneddoto del luogo o qualche storia del borgo e si offrirà per farvi da guida nella scoperta degli angoli nascosti delle canisèle. Se capitate poi in paese durante qualche manifestazione e vedete alcuni paesani in costume tradizionale, sappiate che sono parte del Gruppo Folkloristico di Mezzano, il più antico del Trentino, che si propone di valorizzare e tramandare gli usi e i costumi tradizionali della Valle di Primiero. È grazie a tutto questo che Mezzano è entrato a far parte della lista dei Borghi più belli d’Italia.
Mezzano fuoriporta
Anche fuori dal centro abitato ci sono tantissime cose da fare e vedere. Ad esempio passeggiare nel vasto altipiano erboso proprio sopra Mezzano, comunemente chiamato “i Prati di San Giovanni”, dove in un paesaggio molto rilassante si possono ammirare alcuni masi immersi nel verde e una piccola chiesetta del 1512 dedicata a San Giovanni. Chi ama pedalare può partire da località Molarèn, alle porte del paese, e percorrere la ciclopedonale che arriva fino a Fiera di Primiero, con l’Arcipretale di Pieve e il Palazzo delle Miniere, testimonianze dell’epopea mineraria vissuta dalla Valle di Primiero nei secoli passati. A questa ciclovia si aggiungono i vari itinerari MTB del Parco Naturale di Paneveggio. In inverno ci sono percorsi di sci alpinismo ed escursionismo oppure la skiarea di San Martino di Castrozza – Passo Rolle, dove si stanno preparando per le prossime Olimpiadi invernali. Ma qualsiasi cosa facciate in quel di Mezzano, non partite prima di aver assaggiato la famosa Tosèla di Primiero, fresca di giornata. In genere si gusta tagliata a fette alte un paio di centimetri, indorate nel burro di montagna e servite con polenta e lucanica trentina.
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Foto in copertina:
ph credits Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. – Alexander Debiasi