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Dall’antichità all’epoca moderna, dal nord al sud della penisola, dalla cucina contadina a quella di corte, gli gnocchi sono uno dei primi più amati e diffusi, perché sanno di festa e di famiglia, regalando buonumore ed allegria. A differenza della pasta di grano duro, gli gnocchi sono un cibo casalingo con pochi semplici ingredienti, facile da realizzare e quindi alla portata di qualsiasi cucina. Anche per questo motivo nel tempo si sono succedute moltissime varianti, tanto che gli gnocchi (il cui nome deriva dal longobardo knohhil, cioè il nodo del legno) si potrebbero definire non un formato bensì una famiglia a sé stante: con patate, con riso, con farina di frumento, con pane secco, con semolino, con zucca, con farina di mais e chi più ne ha più ne metta.
Una vecchia storia
Proprio in Trentino, nella Val di Ledro, in un villaggio dell’età del bronzo, sono stati rinvenuti i primi gnocchi: una decina di piccoli bocconi realizzati con un impasto di farina e semi di cereali tritati. Nel corso delle epoche gli gnocchi sono stati poi preparati con gli ingredienti più diversi e per le occasioni più disparate: dai banchetti di nozze ai festeggiamenti per le vittorie militari. Verso il Seicento si è iniziato ad aggiungere le uova e ad avere la tradizione di cucinarli il giovedì. Oltre che a prepararli con le patate, da poco importate dall’America.
Che tipi questi gnocchi!
Per quanto il Trentino abbia due tipologie di gnocchi molto caratteristici e gustosi, i canederli e gli strangolapreti, qui vogliamo proporvi la più classica delle ricette, e cioè gli gnocchi di patate. Ovviamente vi consigliamo di prepararli con le nostre patate Montagnine ricche di amido, magari un po’ stagionate così da essere più povere di acqua e richiedere meno farina. Con un ingrediente di ottima qualità e ricco di gusto, come le patate Montagnine, i vostri gnocchi incontreranno sicuramente molto successo, sia che li condiate con il pomodoro, con formaggi fusi o con burro e cannella.
Ingredienti per 4 persone
- 1 kg di patate Le Montagnine
- 300 g di farina di grano tenero
- semola di grano duro per la spianatoia
Preparazione
Lavate le patate e, senza sbucciarle, mettetele a cuocere in acqua fredda coprendo la pentola. Da quando l’acqua inizia a bollire fate passare circa 25/30 minuti. Per capire se le patate sono pronte basta pungerle con la forchetta e sentire se la polpa è tenera.
Pelate le patate quando sono ancora calde. Quindi passatele nello schiacciapatate, mettendovi direttamente sopra la spianatoia su cui andrete a preparare gli gnocchi. Unite un po’ di farina alla pasta di patate e iniziate a impastare continuando ad aggiungere farina poco per volta, in modo da ottenere un impasto asciutto, ma soffice. Vi consigliamo di non impastare troppo a lungo per evitare che gli gnocchi diventino troppo duri in cottura.
Dividete l’impasto in blocchi grandi più o meno come il pugno della mano e stendeteli in modo da ottenere dei filoncini di un paio di centimetri di diametro. Prendete ora un coltello e sezionate i filoncini praticando un taglio ogni 2 cm circa. Ora a voi la scelta: avete ottenuto degli gnocchi grezzi e potete tenerli così, oppure potete arricciarli uno per uno sui rebbi di una forchetta o anche sul retro di una grattugia. In ogni caso abbiate cura di tenerli su un vassoio tra loro ben separati e spolverateli con un po’ di semola di grano duro.
E ora la cottura! Portate a bollore una pentola con abbondante acqua salata e gettateci dentro gli gnocchi. Non appena vengono a galla, prelevateli con la schiumarola, metteteli in una teglia e conditeli con il sugo che più vi piace.
Pronti, attenti, via! Il bello degli gnocchi è che si mangiano subito, appena scolati e conditi.