L’inverno era alle porte. Gli uccelli erano già partiti per affrontare un lungo viaggio. Solo uno di loro, piccino, dall’ala spezzata, aveva dovuto salutare i suoi compagni: non vi preoccupate per me, quando tornerete mi troverete in salute e più forte che mai. Era un uccellino coraggioso: alle sue parole, lui ci credeva per davvero. C’erano così tanti alberi nella foresta, che avrebbe sicuramente trovato riparo e cibo da qualche parte. Sicuramente. Spostandosi piano piano, combattendo col dolore di quell’ala che a stento cercava di tenere dritta, si rivolse a una betulla: bellissima betulla, sono rimasto solo perché non riesco a volare e i miei amici sono tutti partiti. Riusciresti a darmi riparo per l’inverno?
- No, rispose la betulla, non ho posto per te, lasciami in pace.
Allora l’uccellino vide un albero più grande e più forte e si rivolse a lui: maestosa quercia, sono rimasto solo perché non riesco a volare e i miei amici sono tutti partiti. Riusciresti a darmi riparo fino alla primavera?
- No, rispose la quercia, è un tempo troppo lungo, non ho posto per te.
L’ala dava sempre più dolore e oltre che al freddo stava per scomparire anche la luce del giorno. L’uccellino, tremante, chiese aiuto anche un salice che, tuttavia, non ebbe pena per lui.
Si stava lasciando cadere a terra quando una voce, poi due, poi tre iniziarono a chiamarlo. Uccellino, vieni qui, non piangere. Aspetteremo con te il ritorno della primavera. Ti daremo calore, riparo dal vento e cibo. Erano un abete, un pino e un ginepro. L’uccellino dormì, quella notte, il sonno più dolce del mondo. Non fu lo stesso per gli alberi che lo avevano cacciato e deriso che il mattino dopo si ritrovarono spogli di tutte le loro foglie. Il freddo vento del nord li aveva puniti e risparmiato l’abete, il pino e il ginepro che avrebbero così protetto chiunque ne avesse avuto bisogno per tutti gli inverni della loro vita.
La cura
Il verde è il colore di cui circondarsi, anche in casa. Perché è il colore del benessere, della speranza, del conforto e della fortuna. Più è intenso e più l’ambiente risulterà favorevole. È Il colore del rinnovamento e della rigenerazione. In cucina, il colore della digestione. Non sarà esattamente come immergersi ogni volta nel verde del bosco, o nella golosità di un pranzo di malga, ma circondarsi di questo colore, può per davvero valerne la pena. Buon verde di cuore a tutti! Il Trentino vi aspetta!