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La nostra anima è migrante, la vita è un pellegrinaggio.
Di turismo lento sicuramente ne avrete sentito parlare. È un modo nuovo di intendere il viaggiare. Ed è soprattutto un modo diverso di rapportarsi con i luoghi che si vogliono visitare o conoscere. Il turista lento per eccellenza è il camminatore con lo zaino in spalla, che percorre itinerari che durano giorni, talvolta anche settimane. Chi parte per un cammino lo fa per tante ragioni: per mettersi alla prova, per la voglia di scoprire posti nuovi a passo lento, per ritrovare una connessione con la parte più intima di sé e con la natura. Si tratta, ad ogni modo, di un’esperienza destinata a lasciare il segno. Esistono percorsi in Trentino? Certo che sì, e di seguito ve ne presentiamo alcuni.
I cammini legati alla Storia
La nostra breve panoramica dei cammini trentini inizia da quello più ricco di significato. Si tratta del Sentiero della Pace, che ripercorre luoghi e memorie della Prima Guerra Mondiale, seguendo l’antico confine tra Regno d’Italia e Impero Austro-Ungarico. È un itinerario alpino lunghissimo che, se percorso interamente, dal Passo Tonale alla Marmolada, richiede almeno un mese. Il secondo cammino è il Sentiero del Dürer che è invece abbastanza breve. Prende il nome dal grande pittore Albrecht Dürer, che lo percorse a piedi nel Seicento. È un itinerario che parte in Alto Adige, dall’Ospizio di San Floriano, e si addentra nella Val di Cembra fino alle Piramidi di Segonzano. Il terzo cammino è l’antichissima Via Romea Germanica, percorsa dai pellegrini tedeschi che si recavano a Roma. Entra in Trentino lungo la Val d’Adige e una volta arrivata Trento gira a sinistra lungo la Valsugana per raggiunge Padova.
I cammini dedicati ai Santi
Altre tre percorsi molto amati dai camminatori portano i nomi di tre santi. Il primo si chiama Cammino di San Vili, ed è un percorso che unisce Trento a Madonna di Campiglio, passando attorno alle Dolomiti di Brenta. Ricalca in gran parte l’antica via romana che sarebbe stata percorsa nel ‘400 da Vigilio, vescovo di Trento. Si può scegliere tra itinerario basso ed itinerario alto, diversi per dislivello e grado di difficoltà. Il secondo è il Cammino di San Romedio, un itinerario internazionale, percorribile in 12 tappe, che collega il Tirolo austriaco al celebre eremo di San Romedio in Val di Non. Il terzo è un percorso dedicato a un santo molto popolare nel Trentino meridionale: il Cammino di San Rocco. È un itinerario di 5 tappe che attraversa Mori, Ronzo-Chienis, la Val di Gresta e l’altopiano di Brentonico, territori della Vallagarina vocati alla cura del paesaggio, alla sostenibilità ambientale e agricola.
I cammini dei buongustai
Una variante molto interessante ai classici cammini sono i cammini del gusto. A noi sono particolarmente congeniali, perché uniscono l’amore per il viaggio lento, immersi nella natura, alla scoperta dei prodotti agricoli del luogo in cui si cammina. Ne sono sorti molti. I più noti, qui in Trentino, sono la Strada della Mela tra le Valli del Noce, la Via della Frutta in Primiero, la Strada dei Formaggi nel cuore delle Dolomiti e la Strada del Vino, dal Garda alle valli nord-orientali del Trentino, passando attraverso la Val d’Adige. Sei un viandante del Gusto se cammini a passo lento, per almeno due giornate, dalla mattina alla sera e visiti un produttore al giorno, magari fermandoti per il pasto o per ritirare il pranzo al sacco.
Cosa ci vuole per diventare camminatori? Si inizia con brevi camminate e un po’ alla volta ci si abitua a percorsi più lunghi. Bagaglio essenziale, abbigliamento comodo e nessuna fretta. Un consiglio da noi agricoltori: portate sempre qualche mela La Trentina nello zaino!