Categorie
Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.
In Italia abbiamo ben 8.000 chilometri di ferrovie dismesse. Se pensiamo che l’attuale rete italiana è di 16.779 chilometri, capiamo bene che si tratta di un patrimonio immenso. Ora, di queste linee abbandonate e dimenticate, ben 5.000 chilometri sono potenzialmente recuperabili. Come? Attuandone una riconversione in percorsi dedicati al cicloturismo. Non è un processo facile, ma la buona notizia è che negli ultimi 10 anni siamo passati da 640 chilometri, recuperati e trasformati, a oltre 1.000.
Recuperate due ex-ferrovie anche in Trentino
Recuperare una ferrovia dismessa significa tenere viva la memoria e la storia di una infrastruttura storica. I progetti di riqualificazione includono spesso il recupero di vere e proprie opere d’arte, come gallerie, ponti, viadotti, caselli e stazioni, che sono un importante patrimonio culturale e architettonico. Inoltre si tratta di interventi con un impatto minimo sul territorio. I vantaggi che il recupero porta con sé sono davvero tanti: valorizzazione di territori minori come paesi di montagna; nuova linfa per piccole economie locali; supporto concreto al cicloturismo e, perché no, alla mobilità sostenibile quotidiana; incentivo per la ripresa o l’apertura di servizi e attività di accoglienza rivolte ai cicloturisti; opportunità di creare, con il minimo impatto ambientale, greenway per il trekking. Ad oggi in Italia le piste ciclabili ricavate da ex ferrovie sono ben 57 e 2 sono in Trentino. La prima è la ferrovia che collegava Ora a Predazzo. La seconda è la tratta che andava da Rovereto a Riva del Garda.
Da Ora alla Val di Fiemme
È lunga 50,5 chilometri ed è stata attiva dagli ultimi mesi della Grande Guerra fino al 1963. La linea, non più armata, è in buone condizioni ed è facilmente percorribile. E così oggi gli amanti del turismo lento possono pedalare tra Alto Adige e Trentino, attraversando un percorso di straordinaria bellezza. Si sfiorano Pinzano e Montagna, passando sul viadotto di Gleno, ammirando le abetaie da 22 metri di altezza. Tra frutteti e vigneti si taglia il parco naturale Monte Corno e dopo 14 chilometri di ponti e 6 gallerie che si illuminano al passaggio delle bici, si arriva al Passo San Lugano, punto più alto della pedalata, a 1.100 metri di altezza. Poi la vista si apre sulla Valle di Fiemme, ricoperta di abeti, larici e pini. Il tutto sullo sfondo delle cime del Lagorai.
La mappa del percorso (Ferrovia Ora Val di Fiemme – Predazzo):
https://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=41
Dalla Val d’Adige al Lago di Garda
La sua lunghezza complessiva è di 28,5 chilometri. Inaugurata nel 1891 è stata chiusa nel 1936. Attualmente, nel tratto Mori-Nago, la sede ferroviaria è stata utilizzata per la realizzazione di una pista ciclabile. È una bella ciclovia che collega la val d’Adige con il lago di Garda. Non è totalmente piatta, perché ci sono alcune brevi salite e discese, ma è piacevole e per buona parte ombreggiata. Durante la pedalata si può ammirare quello che un tempo era il lago di Loppio, e che ora è un biotopo unico, frequentata da diversi animali, uccelli e anfibi. La pista è totalmente asfaltata, con possibilità di rifornimento d’acqua nei 4 paesi attraversati, ed è percorribile anche da chi non è allenato (ad eccezione del tratto che prosegue da Nago a Torbole, che ha una salita piuttosto impegnativa).
La mappa del percorso (Ferrovia Rovereto (RAR) – Mori Stazione – Riva del Garda):
https://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=147
Ci sono tanti modi per conoscere il territorio del Trentino. Quelli di cui vi abbiamo parlato oggi sono tra i più belli, perché uniscono in un’unica esperienza sport, paesaggio e memoria storica. Con in più la possibilità di ammirare da vicino l’agricoltura trentina di cui noi andiamo sempre molto fieri.
——————————————
La bella foto in alto è di Ronny Kiaulehn, dalla Fototeca Trentino Sviluppo Spa.
Dati prevalentemente forniti da FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.