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Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.
Ed eccoci al quarto appuntamento con i patrimoni UNESCO del Trentino: l’Adamello Brenta Geopark. Si tratta di un parco, che però ha questo curioso prefisso “geo”, che sta per geologico. Cos’è quindi un Geopark? Un Geoparco riconosciuto a livello internazionale è un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare ed una strategia di sviluppo sostenibile. Deve avere confini ben definiti e sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio. Il Parco Naturale Adamello Brenta, fondato nel 1967, è stato riconosciuto UNESCO Global Geopark nel 2008 grazie al suo raro patrimonio geologico e morfologico.
Una bellezza che nasce dalla diversità
Il Geoparco Adamello Brenta si trova nelle Alpi Retiche e rappresenta un punto di vista eccezionale per comprendere la storia geologica delle Alpi, grazie alla presenza di due massicci, l’Adamello e il Brenta, molto diversi dal punto di vista geologico e morfologico. La geodiversità del territorio è legata anche alla biodiversità. Qui infatti si trovano oltre 1400 specie floreali e pressoché tutte le specie della fauna alpina. Il territorio è caratterizzato dall’unione indissolubile tra le attività umane e il contesto geoambientale e il Geoparco è fortemente impegnato nell’educazione ambientale attraverso attività legate a geologia, ecologia, strategie di conservazione, preservazione della conoscenza delle tradizioni locali e dei valori storico-culturali, politiche di sviluppo sostenibile.
Spettacoli infiniti a tutte le quote
L’ambiente del Parco è quello tipico dell’arco alpino centro-meridionale, con boschi di aghifoglie che ricoprono le pendici dei monti fino a 1800 m di altitudine. Al di sopra di questa quota le foreste, che occupano un terzo della superficie del Parco, lasciano il posto alle praterie alpine e alla vegetazione rupestre. La flora comprende foreste di abeti, faggete, boschi di larici e prati trapuntati di fiori. Pascoli, torrenti, torbiere e rupi inaccessibili sono presenti a tutte le quote, mentre più in alto i paesaggi sono spettacolari e unici, dominati dalla marcata ricchezza e diversità geologica e geomorfologica dei due massicci montuosi.
Una varietà che attrae visitatori di tutte le età
Viaggiando lungo la Val Rendena si percorre il confine che separa i due massicci. Entrambi sono stati modellati dalle acque superficiali e dai ghiacciai a partire da circa 20 milioni di anni fa, quando le Alpi Meridionali emersero dal mare. Numerose valli laterali costituiscono la via di accesso agli ambienti più selvaggi e remoti del territorio dove agli occhi più attenti si presentano molteplici esemplari della fauna locale. La lista delle bellezze da non perdere è davvero vasta. Non solo camminate, ma anche borghi fantasma, spettacolari cascate, percorsi storici e vie ferrate, itinerari in mountain bike e parchi per bambini. Ma giusto per non lasciarvi con la curiosità in sospeso, ecco le lista delle 8 attrazioni per le quali l’Adamello Brenta Geopark vale veramente il viaggio:
1. Il Lago di Tovel, il lago rosso
2. Val Genova, la valle delle cascate
3. Il Sentiero dei Fiori
4. Il Villaggio delle Marmotte
5. Il Sentiero della Pace
6. Il borgo Irone, nelle Valli Giudicarie
7. Vallesinella
8. Il Giro dei 5 Laghi
Abbiamo già incontrato 4 dei 5 patrimoni UNESCO del Trentino. Ce ne manca solo uno: i siti preistorici palafitticoli dell’arco alpino di Ledro e Fiavè. Continuate a seguirci e diventerete dei veri esperti del patrimonio naturale e culturale del Trentino… Di cui fa parte anche la nostra agricoltura #buonacomelasuaterra!
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Ph credits:
– foto copertina: Alessandro Gruzza
– foto articolo: Paolo Bisti Luconi