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Ogni nostro respiro, ogni passo che facciamo, può essere pieno di pace, gioia e serenità.
Una passeggiata nella natura fa sempre bene, su questo siamo tutti d’accordo. Sappiamo anche che occuparsi delle piante, coltivare l’orto o curare un bel balcone fiorito sono tutte pratiche che giovano all’umore e generano benessere. Ma che un “bagno di foresta” potesse essere una terapia per la mente e per il corpo, scientificamente provato, questo francamente ci ha un po’ sorpreso. Molto piacevolmente però!
Forest Bathing, una terapia che nasce in Giappone
La bella notizia è che qui in Trentino, vicino a Fai della Paganella, c’è un Parco del Respiro, unico nel suo genere in Europa. Già il nome ci mette di buon umore, perché ci fa pensare ai profumi del bosco e all’aria frizzantina di mezza montagna. In effetti il Parco è un’oasi naturale di 36 ettari all’interno di una splendida faggeta appoggiata su una terrazza panoramica che guarda la valle dell’Adige. Qui, tra fitti boschi, ruscelli e prati si pratica da qualche anno il Forest Bathing, traducibile appunto come “bagno di foresta”. Ma vediamo di cosa si tratta. Il Forest Bathing nasce in Giappone, dove si chiama Shirin-yoku. È una pratica che ha tradizioni antiche e si basa sulla semplice constatazione che gli abituali frequentatori di un bosco o di una foresta si ammalano di meno. A partire dagli anni ’80 il governo nipponico l’ha promosso come pratica salutistica utile a prevenire le malattie e da allora diversi studi condotti da ricercatori della Nippon Medical School di Tokyo e della Corea del Sud ne hanno dimostrato Il valore terapeutico.
Immergersi nella natura alla ricerca del proprio benessere
Il “bagno di foresta” porta numerosi benefici al corpo e alla mente, con vantaggi per il sistema cardiovascolare, riduzione degli ormoni dello stress e miglioramento dell’umore e delle capacità cognitive. Però la scoperta più importante dei ricercatori orientali riguarda l’azione positiva sul sistema immunitario di alcuni componenti degli oli essenziali emessi naturalmente dagli alberi: respirare l’aria arricchita di queste sostanze (si chiamano monoterpeni) determina un aumento del numero e dell’attività dei nostri linfociti, in particolare di quelle cellule (linfociti Natural Killer) deputate al controllo di virus e tumori. Per praticare il Forest Bathing non serve una specifica preparazione fisica. Tutto quello che serve è passeggiare tranquillamente nel bosco, respirare lentamente a pieni polmoni, guardarsi intorno ammirando l’ambiente circostante, ascoltare i suoni della natura … Sembrano banalità, ma in realtà aiutano a rilassarci e concedersi del tempo solo per noi stessi.
Un’esperienza alla portata di tutti
I medici giapponesi, con saggezza orientale, dicono che l’ideale sarebbe una permanenza nel bosco di almeno dieci-dodici ore nell’arco di tre giorni, con singole sessioni di visita di almeno due ore. Ma con meno tempo a disposizione,un primo e favorevole effetto si ottiene anche con una sola sessione di tre-quattro ore, percorrendo circa tre chilometri. Nel Parco puoi scegliere tra questi quattro sentieri, a seconda del tempo che hai a disposizione: Sentiero dell’Otto, Sentiero dei Belvedere, Sentiero dei Reti e Sentiero Acqua e Faggi. Sono percorsi facili, alla portata di tutti. Oltre al Forest Bathing, nel Parco si praticano altre nuove discipline naturali, come la mindfulness, il bare footing (camminare a piedi nudi) e lo yoga (anche della risata). Ci sono anche trekking e passeggiate che si possono fare in compagnia del proprio cane o di un simpaticissimo lama, il cosiddetto “Trekking a sei zampe”. Tra le novità in arrivo, diverse attività volte al miglioramento della salute dell’individuo e la creazione di nuovi percorsi dedicati ai bambini e alle persone diversamente abili.
Vi è venuta voglia di provare? Segnatelo in agenda! Noi vi consigliamo la tarda primavera perché è il periodo con la maggiore fogliazione. Nel frattempo non perdete di vista il nostro blog…