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Filastrocca di primavera, come tarda a venire la sera.
L’hanno vista ferma in un prato dove il verde è rispuntato,
un profumo di viole in fiore l’ha trattenuta un paio d’ore,
ha perso tempo lungo la via presso un cespuglio di gaggia,
due bimbi con un tamburo di latta hanno incantato la sera distratta.
Adesso è tardi, lo so bene: ma però la sera non viene.
L’etimo della parola primavera ci porta molto indietro nel tempo: all’epoca di Roma, alla lingua latina, e prima ancora a una radice indoeuropea che aveva come significati ardente, splendente. La Primavera è inizio, per tutto, per tutti. Inizio di un periodo di esuberante risveglio della natura, in cui le giornate diventano più lunghe, il sole comincia a scaldare e le persone escono di casa più volentieri, lasciando negli armadi gli abiti più pesanti. È tempo di colori, di profumi, di suoni. E tra le splendide valli del Trentino, questa rinascita è uno spettacolo davvero da non perdere!
Un cambiamento repentino
Un giorno è inverno. Poi, nell’arco di poche settimane, tutto cambia. Sugli alberi sbocciano i primi fiori. I prati mutano colore e diventano tappeti punteggiati di giallo, di bianco e di violetto. Finalmente si può stare all’aperto senza timore di raffreddarsi e il momento è propizio per iniziare i lavori in giardino, nei balconi e nei campi.
Lo spettacolo dei fiori di ghiaccio
In Trentino, protagonista assoluta della primavera è senza dubbio la fioritura dei meli che si verifica, a seconda della zona e della temperatura, tra la fine di marzo e la fine di aprile. Può dipendere da quanto l’inverno sia stato freddo o lungo, oppure dall’altitudine in cui si trovano le piante, oppure dall’esposizione al sole dei frutteti. I fiori di melo sono particolarmente sensibili al freddo e quindi devono essere protetti quando le temperature sono troppo basse. Ogni melicoltore, amico delle sue piante, dedica al proprio giardino di meli la massima cura ed attenzione. Per questo, per salvaguardare i germogli, viene utilizzata una tecnica a dir poco spettacolare. È un sistema a scopo termico denominato “antibrina”. Viene attivato per proteggere gli organi riproduttivi del fiore dalle brinate notturne che in Trentino possono verificarsi anche a primavera inoltrata. Le piante, nel momento in cui la rigidità del clima lo richiede, vengono irrigate in modo da ricoprire i fiori di un sottile velo d’acqua che ghiaccia intorno ai boccioli senza congelarli. All’arrivo del sole, milioni di fiori di ghiaccio brillano e risplendono al sole creando uno spettacolo davvero incredibile. Quando poi la stagione avanza, e le temperature si fanno più miti, è il momento delle api. Sciamano operose tra le piante, visitando ogni fiore, e sono sempre le benvenute perché sappiamo quanto siano indispensabili per l’impollinazione e l’ecosistema del frutteto.
L’energia della primavera
All’inizio della primavera il Trentino si fa particolarmente interessante per chi cerca lo svago. Alle altezze più elevate è possibile che gli impianti di risalita siano ancora aperti, per permettere agli amanti dello sci di godersi gli ultimi scampoli di stagione. Nei fondovalle invece, dove la neve è ormai solo un ricordo, è già iniziata la stagione della bicicletta e delle escursioni. Non c’è momento migliore per ricaricarsi di energia e aria buona, percorrendo sentieri, attraversando boschi, costeggiando laghi e torrenti. La natura rinasce sempre, questo lo sappiamo, ma ogni volta ci stupisce, facendoci scoprire quanto sia bello, irresistibile e contagioso il suo spirito vitale. Un giro in bicicletta o una passeggiata fra gli alberi in fiore sono sufficienti per farci sentire più vivi, più sereni, più positivi.
Scoprite qui le diverse proposte che il Trentino ha pensato per questo periodo!
Non ve ne pentirete!
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Ph credits:
Foto in copertina:
Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. – Foto F. Vaona – C. Baroni