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Dimenticare come zappare la terra e curare del terreno, significa dimenticare sé stessi.
La fattoria didattica è innanzitutto un bel posto, sia per gli adulti che per i bambini. È un luogo in cui si trascorre del tempo fra animali, orti e frutteti. Un luogo in cui ci si diverte, si impara, si opera, conoscendo gli agricoltori e ascoltando il loro punto di vista. In pratica è un proficuo momento di incontro tra chi produce e chi consuma.
Come nascono le fattorie didattiche?
Dal punto di vista formale una fattoria didattica è un’azienda agricola attrezzata per fornire attività didattico-formativa destinata ai visitatori. La loro origine va ricercata in nord America. La prima esperienza risale al 1902 e si trovava in Ohio. Pochi anni dopo, nel 1908, compare la prima fattoria didattica europea, in Svezia. Ma il vero, grande sviluppo di queste attività collaterali a quelle più prettamente agricole, è molto recente, in quanto si verifica poco più di vent’anni fa. Alla fine degli anni ’90, infatti, alcune aziende vedono nella formula turistico-didattica un modo per supportare il settore agroalimentare in forte crisi. In Italia la prima fattoria didattica nasce nel 1997, in Emilia Romagna, e già nel 2000 c’è un primo censimento delle realtà italiane.
Ma cosa si fa in una fattoria didattica?
Le fattorie didattiche valorizzano la professionalità degli agricoltori-tutor che, con i loro racconti appassionati e con i percorsi e le esperienze che propongono, promuovono un turismo per la famiglia, che coinvolge grandi e piccoli. Le fattorie didattiche si aprono ai visitatori con la prospettiva di creare un rapporto continuativo con il consumatore, coinvolgendolo e facendogli conoscere l’ambiente agricolo e la vita degli animali. In una fattoria didattica si “impara facendo”, comprendendo sul campo il legame tra l’origine dei prodotti agricoli e la loro importanza nella nostra nutrizione. Sono un luogo di incontro, di conoscenza reciproca e di scambio di esperienze tra agricoltori e cittadini. La fattoria didattica è un luogo di scoperta ed è anche un’esperienza indimenticabile, soprattutto per i bambini che potranno così crescere come consumatori più consapevoli.
Tra divertimento e apprendimento
Sono oltre 40 le fattorie didattiche dislocate nelle valli del Trentino e iscritte all’apposito albo regionale. Ve ne sono di diverse tipologie. Ci sono quelle che promuovono attività come nutrire capre e conigli, mungere una mucca, spazzolare un cavallo, accarezzare asinelli, agnellini e pecore, accudire animali da cortile. E ci sono quelle che offrono, soprattutto ai bambini, l’opportunità di partecipare a dei laboratori. Uno dei più classici è quello per permettere ai piccoli di vivere l’esperienza dell’alpeggio con le mucche, della mungitura e della produzione di un piccolo formaggio. Altre esperienze interessanti sono dedicate al mondo delle api, alla panificazione e alla tintura con le erbe colte nei prati.
Ecco qui dove
Le fattorie didattiche del Trentino sono spesso situate in luoghi di rara bellezza, con panorami fantastici. Sono fattorie in cui si impara, ma si gusta anche: è frequente infatti che le aziende agricole offrano golose merende a base di ricotte e formaggi realizzati in giornata, taglieri di salumi locali, panna e yogurt con frutti di bosco appena raccolti. Per un elenco di queste fattorie, vi segnaliamo un sito da cui potrete scaricare il catalogo/mappa con tutte le attività che ogni singola azienda mette in campo per i propri visitatori
E come sempre, sul fornitissimo sito del turismo trentino troverete informazioni anche per i pernottamenti. Siete pronti a conoscere l’agricoltura trentina vivendola senza segreti? Vi aspettiamo!